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Sonno, social media e sviluppo cerebrale negli adolescenti: implicazioni psicologiche ed evidenze neuroscientifiche
Lo sviluppo cerebrale durante l’adolescenza rappresenta un periodo critico di maturazione e plasticità neuronale, particolarmente sensibile agli effetti dello stile di vita.
Recenti studi condotti dalle Università di Cambridge e Fudan di Shanghai hanno evidenziato un’associazione significativa tra la qualità e la quantità del sonno negli adolescenti e il loro sviluppo neurocognitivo.
I ricercatori hanno monitorato 3.200 ragazzi tra i 9 e i 14 anni, analizzando, attraverso dispositivi di rilevamento comportamentale, le loro abitudini di sonno e il tempo trascorso online, specialmente sui social media. I risultati, pubblicati recentemente, mostrano una netta correlazione: gli adolescenti che tendono ad andare a letto tardi e a dormire meno presentano volumi cerebrali più ridotti, in particolare nell’ippocampo, regione cruciale per la memoria e l’apprendimento. Inoltre, mostrano connessioni cerebrali più deboli tra aree strategiche, con conseguenti peggiori prestazioni cognitive.
Questo dato assume un’importanza specifica dato che tali differenze strutturali e funzionali non risultano temporanee ma sembrano persistere nel lungo periodo, compromettendo il pieno sviluppo del potenziale cognitivo dei ragazzi. Sara Carucci, neuropsichiatra e direttrice della clinica di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza della ASL di Cagliari, ha sottolineato l’importanza della “corretta igiene del sonno” come fattore fondamentale per consentire agli adolescenti di sfruttare appieno la plasticità cerebrale tipica di questa età.
Le implicazioni psicologiche di questi risultati sono davvero notevoli. L’iperconnessione, identificata come principale fattore responsabile dell’inversione del ritmo circadiano sonno-veglia, non solo riduce la qualità del sonno ma influisce negativamente sulla salute mentale. Giovanni Migliarese, psichiatra presso l’ASST di Pavia, ricorda che l’uso eccessivo dei social media può favorire stati ansiosi, depressivi e aumentare il rischio di comportamenti autolesivi. Questo scenario è aggravato quando la scarsa qualità del sonno e l’iperconnessione si associano ad altri stili di vita negativi, come una dieta poco salutare, scarso esercizio fisico e uso di sostanze psicoattive.
Gli interventi precoci sono di cruciale importanza. Intervenire durante l’adolescenza può prevenire o mitigare l’insorgenza di disturbi mentali cronici, spesso aventi origine proprio in questa fase dello sviluppo.
Appare dunque fondamentale incentivare abitudini di vita sane negli adolescenti, tra cui la rinuncia all’utilizzo dei dispositivi digitali nelle ore serali, per proteggere e favorire lo sviluppo neurocognitivo ottimale. Solo così sarà possibile garantire ai giovani le migliori condizioni per sfruttare pienamente le loro capacità cognitive e mantenere una buona salute mentale durante tutta la loro vita.
Considerazioni finali. Come psicologa e cyberpsicologa, ritengo essenziale promuovere non solo l’educazione alla corretta igiene del sonno, ma anche la consapevolezza critica rispetto all’uso delle tecnologie digitali. È fondamentale aiutare i giovani a riconoscere e gestire il tempo trascorso sui social media, incoraggiando strategie pratiche per migliorare il proprio benessere digitale. Queste possono includere l’impostazione di limiti di tempo quotidiani, la disconnessione consapevole prima di dormire, e l’adozione di routine serali che favoriscano il rilassamento e un sonno ristoratore. Solo attraverso un approccio integrato e consapevole sarà possibile favorire uno sviluppo sano e resiliente nei giovani di oggi.
Bibliografia
Università di Cambridge e Università Fudan di Shanghai (2024). “Adolescent Sleep, Social Media Use and Brain Development: A Longitudinal Study”.
Società italiana di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf) e Società di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Sinpia), “Psicofarmacologia clinica nell’età di transizione”, IV Convegno Congiunto, Cagliari, 2024.
Carucci, S., Migliarese, G., et al. (2024). “Sleep Hygiene, Social Media Use, and Cognitive Development in Adolescents”, Journal of Adolescent Neuropsychiatry, V